GLI ESPERTI RISPONDONO, Promozione Punto Vendita

RISPOSTA – COME OTTENERE DATI UTILI PER MIGLIORARE IL PANIFICIO

DOMANDA

Nelle fiere del pane e nelle riviste di settore e delle Associazioni di Categoria vengono presentate indagini di mercato con numeri e dati sulle vendite del pane, sui gusti della clientela ecc. E poi ci sono conferenze e articoli sulle nuove mode, sulle tendenze del mercato. Mi devo fidare? Sono dati reali o non rispecchiano quello che succede tutti i giorni nel mio negozio? Come faccio a sapere davvero quello che vogliono i miei clienti? Grazie vi leggo sul sito. Pasquale – Salerno.

RISPOSTA

Gentilissimo Sig. Pasquale, grazie – innanzitutto – di averci scritto. Veniamo al dunque: i dati, le novità e le informazioni che vengono presentati in anteprima alle fiere di settore (es. Sigep) e poi pubblicati sulle varie riviste non sono sbagliati. Sono il riassunto di indagini di mercato realizzate nell’arco di alcuni mesi da aziende di marketing accreditate e credibili e per questo vanno considerati come coerenti con l’andamento dell’economia della filiera della farina. Premesso questo, comprendo la sua diffidenza e i suoi dubbi riguardo alla reale corrispondenza di questi risultati con la «vita di tutti i giorni» del panificio o della pasticceria che Lei manda avanti. E arriviamo alla parte più importante della risposta: il modo più efficace e produttivo per ottenere dati veri che Lei può utilizzare per incrementare le vendite del negozio è quello di utilizzare proprio il suo panificio come «collettore» di informazioni importantissime e dirette. Mi spiego meglio: i suoi collaboratori addetti alla vendita sono quelli che parlano tutti i giorni con i clienti del panificio, ne conoscono le abitudini, i gusti, le composizioni dei nuclei familiari fino alle consuetudini di spesa. Le novità, le curiosità, le critiche provenienti dai frequentatori giornalieri del punto-vendita arrivano subito e senza filtri alle orecchie del proprietario che può – quindi – «aggiustare il tiro» della produzione intercettando le esigenze del mercato locale. Lo possiamo chiamare marketing empirico o, se vogliamo, marketing «di quartiere»… ma comunque estremamente efficace. Entro brevemente nei dettagli: gli orari di maggior incasso, il prodotto più venduto, gli ingredienti preferiti, i clienti più assidui sono dati assolutamente concreti e validi. Così come comprendere «in tempo reale» se un tipo di pane o una torta da forno su cui avevamo tanto puntato non incontra i gusti della clientela è un aiuto incredibile per la produzione del laboratorio. I mezzi ed i sistemi per ottenere queste preziose informazioni sono di vario tipo e facilmente attivabili ma per motivi di spazio è necessario approfondire l’argomento successivamente. Mi scriva ancora, grazie.  

Alfredo Falcone – alfredo@pianetacommunication.it

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