GLI ESPERTI RISPONDONO, Promozione Punto Vendita

RISPOSTA – IL CARTELLINO SEMPLICE ATTRAE DI PIÙ

DOMANDA

Salve, ho un panificio con piccolo angolo caffetteria. Oltre a comprare pane e focacce, i miei clienti si fermano anche per la colazione e per una pausa durante il giorno. Sforno anche croissant, sfogliatelle ecc. Mi trovo a dover esporre cartellini su vari prodotti e li ho comprati già fatti in cartoleria per risparmiare tempo. Hanno forme e colori diversi, però l’effetto non è bello e mi sembra pure che il banco non sia ordinato. Che mi suggerisce? Marino – Torino

RISPOSTA

Grazie di averci scritto, Sig. Marino. Prima di passare all’argomento che le sta a cuore, ricordo che a Gennaio 2019 è entrato in vigore il decreto 1° ottobre 2018 n°13 relativo alla produzione del pane. Sull’etichetta dovrà essere ben evidenziata la distinzione fra pane fresco e pane congelato. Insomma il consumatore è finalmente in grado di capire se sta per acquistare un prodotto davvero fresco oppure semplicemente «caldo», spacciato per appena fatto: infatti, il pane che ha subito processi di surgelazione e congelamento o che contiene additivi chimici e conservanti non potrà essere più venduto per fresco e dovrà obbligatoriamente avere un’etichetta con la scritta conservato, o «a durabilità prolungata». Il pane «precotto» la cui cottura viene completata nel punto vendita – caso assai diffuso – dovrà ora essere posizionato in scomparti appositamente riservati e avere la dicitura aggiuntiva che ne evidenzi il metodo di conservazione e di consumo utilizzato. Premettiamo subito che questo non è affatto il suo caso, Sig. Marino: i panifici artigianali di quartiere o le piccole catene di panifici a produzione interna non utilizzano prodotti precotti. E ora arriviamo al «nocciolo» della questione. L’etichetta (o il cartellino) con sopra il nome del prodotto e l’indicazione del prezzo fa parte dell’immagine coordinata del punto vendita. Quindi questo piccolo elemento dovrà uniformarsi al progetto di immagine generale del panificio: stile, colori istituzionali, caratteri tipografici utilizzati ecc. tutto dovrà risultare armonico e coerente esteticamente all’ambiente del negozio.

Etichette segna-prezzo dalle forme strampalate, dai colori accesi quasi sgargianti, non attirano l’attenzione ma – al contrario – trasmettono l’idea di disordine e disorganizzazione: se il prodotto realizzato artigianalmente nel laboratorio è buono e ha un gran valore, non può essere esposto in modo non ordinato con davanti un cartellino verde fosforescente a forma di stella (tipo fuoco di artificio!). La semplicità, la scelta di un cartoncino un po’ «ruvido» al tatto (= natura, riciclo, tradizione) dalla forma regolare, la presenza del logo del panificio, la scritta chiara e leggibile sono caratteristiche da tenere in considerazione quando si progetta un segna-prezzo: il cliente deve poter ottenere subito tutte le informazioni di cui ha bisogno prima di valutare se acquistare o meno un dato prodotto. Concludiamo con una considerazione importante che noi di Pianetapane.it affermiamo da anni: il panificatore, il pasticcere ecc. non sono più semplici artigiani chiusi tutta la notte nel laboratorio, sono imprenditori moderni che oltre al prodotto devono porre molta attenzione al punto vendita. La qualità del pane è valorizzata e sottolineata dalla corretta immagine e dall’organizzazione del negozio. Restiamo a disposizione, ci faccia sapere!

Alfredo Falcone – alfredo@pianetacommunication.it                              

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