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Si inaugura il primo museo multimediale e interattivo sul pane della Sardegna

A Pompu,

in provincia di Oristano, nell’area storica della Marmilla, famosa sin dal tempo dei Romani per i campi di grano a perdita d’occhio, domenica 27 maggio si inaugura un gioiello di tecnologia che parla di antichi saperi e sapori tradizionali legati al pane di Sardegna.

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È la Casa del Pane di Pompu, progetto museale fortemente voluto dal sindaco Marco Atzei e dalla sua giunta e realizzato dall’architetto Olindo Merone insieme a numerosi collaboratori, tra cui il comitato scientifico formato da Giuseppina Scorrano, Agostino Piano, Ilenia Cilloco e l’antropologa Alessandra Guigoni.

Le potenzialità della cultura contadina e artigianale costituiscono un forte strumento di promozione turistica e culturale; conoscere i dettagli di un processo così importante come era ed è tuttora “fare il pane” risulta affascinante per il visitatore che grazie alle video installazioni e al processo narrativo articolato su due livelli può entrare nella vita quotidiana della comunità di Pompu, dai primi del Novecento a oggi. È la prima volta che un piccolo borgo sardo, pensate, con meno di 300 abitanti, proprio al centro dell’Isola, sceglie di far conoscere le proprie tradizioni gastronomiche e la propria cultura, attraverso uno strumento d’avanguardia e pervasivo come un museo multimediale, in cui la tecnologia più moderna si sposa perfettamente con le antiche tradizioni legate al grano, alla panificazione tradizionale e alle ricette tipiche.

Il percorso espositivo si articola lungo le stanze della casa e attraversa l’intero processo produttivo (macinatura, setacciatura, panificazione, conservazione) per giungere fino ad oggi e rilanciare la tradizione del fare il pane verso il futuro.

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Grazie ad una sapiente integrazione tra le nuove tecnologie, lo spazio architettonico e la collezione di oggetti, in parte acquistata dal Comune ed in parte arricchita dalla donazione fatta dalla popolazione di Pompu, e grazie al contributo della Regione Autonoma della Sardegna e al coinvolgimento dell’Unione dei Comuni Parte Montis, il progetto sintetizza un’esperienza conoscitiva sulla tradizione del “pane” che va della coltivazione del grano fino alla panificazione attraverso un sapiente connubio di sovrapposizioni e di interazioni tra il mestiere tradizionale del “fare il pane” ed i nuovi mezzi di comunicazione video-digitale.

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Nella casa-museo il primo livello del percorso è fruibile dai visitatori in maniera collettiva, e affidato a macro-installazioni interattive che occupano il centro della scena ed introducono al tema generale a cui la stanza è dedicata. Un secondo livello, fruibile in maniera autonoma e personale grazie ad un apposito dispositivo tablet touch screen, inserito in una bisaccia da contadino, che ogni visitatore riceve in dotazione all’ingresso della casa, è affidato ai singoli oggetti esposti lungo le pareti o appoggiati sui mobili.

Al primo piano di questa casa museo sono ospitate quattro stanze da letto, arredate con charme, completate da zona-colazione e bagno privato, per soddisfare il bisogno di ospitalità rurale sempre più sentito dai turisti che vengono sull’Isola, in cerca di emozioni ed esperienze esclusive ed originali, legate alle bellezze paesaggistiche e ambientali dell’entroterra e ai sapori unici dei vini e dei cibi dell’Isola.

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L’inaugurazione prevede, a partire dalle ore 17.00, la presentazione del progetto in dettaglio al pubblico e alla stampa, a cui partecipa anche l’agenzia Agris, che ha donato una bella collezione di grani sardi storici e moderni e prosegue con la visita guidata al museo. Verso le 19 alcune donne, esperte maestre di pane, daranno dimostrazione delle lavorazioni tipiche dei pani locali, a cui seguirà l’infornata nel forno della casa museo, collocato nel loggiato (lolla) del tradizionale cortile (pratza). La serata terminerà con una degustazione di pani e pietanze tipiche accompagnati da prodotti tipici e vini locali a cura dell’Accademia Casa Puddu.

FONTE: http://reportergourmet.com


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