Qualunque sia l’attività all’aria aperta che deciderai di fare nel territorio di Longiano, l’invito è poi quello di riposarsi e rifocillarsi facendo una sosta tra le viuzze medievali del centro storico, cercando un’insegna dal nome mitologico, Demetra, che introduce a un forno aperto nell’autunno 2020.
Qui inizia la storia incoraggiante di Sabrina Bianchi, 36 anni, dolci e lievitati lentamente tra la vita intellettuale e la pratica. Studio e prassi, una bella ricetta che lei ci spiega con la precisione di chi sa bene quel che fa e come ci è arrivato. “Sono molto legata a Longiano e alla mia regione e quando ho dovuto rinunciare alla carriera da ricercatrice ho capito che avevo invece la possibilità di trovare la mia strada proprio tra le mura di casa. A 26 anni ho lasciato la carriera universitaria in filosofia, a Urbino, e dopo una parentesi francese a Parigi sono tornata a Longiano, per lavorare nel ristorante dei miei genitori. Per quattro anni ho messo in pratica quello che stavo apprendendo nei miei studi sulla storia e sulle tecniche della panificazione, che ho approfondito anche nelle sue origini mitologiche”.

Non hai perso il piacere dell’approfondimento, invece hai deciso di non continuare nella ristorazione con i tuoi genitori…
“Ho capito che volevo un posto solo mio dove lavorare con grano, frutta e verdura che nascono qui. E sulla mia scelta ha pesato anche il mio essere vegetariana. Ma prima di aprire il panificio ho avuto due bambini a poca distanza, una gioia che è valsa l’attesa di qualche anno”.
Ecco allora Demetra, panificio di paese. Perché proprio Demetra?
“È stata una scelta naturale. Demetra riassume quello che ho fatto e sono oggi. È la figura femminile che rappresenta la fertilità e io ho avuto due figli in tre anni. Demetra è anche la dea della terra produttrice, che presiede all’agricoltura, celebrata negli antichi riti eleusini. Si parla di pane no?
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