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Robianna, il pane completamente senza nichel di Anna e Roberto: aperto il primo laboratorio in Italia

Apricena è la sede del primo laboratorio di pane in Italia, completamente privo di nichel. Si producono panini senza nichel, glutine e lattosio. ‘Robianna’, la prima pagnottella senza nichel, è prodotta da Anna Ciampoli e dal marito Roberto Lombardi, entrambi nativi di Apricena. A FoggiaToday, Anna ha rivelato alcune curiosità inedite: “Mio marito mi ha spronato in questo progetto che nasce da un desiderio di poter mangiare pane e pomodoro senza nichel ovviamente. Per noi del Sud è un piatto tipico ma per tanti allergici come me al nichel, al lattosio, agli zuccheri, intolleranti al glutine è quasi impossibile gustare. Ho una dieta molto rigida, anche se ogni tanto sgarro e pago le conseguenze ma siamo essere umani. Sono costretta a prepararmi tutto in casa. Per me anche andare a mangiare un gelato in gelateria è un problema”.La titolare del laboratorio ha aggiunto: “Prima di riuscire nella creazione del pane, mangiavo il riso in bianco come sostituto o le gallette di riso. Ero stanca, desideravo mangiare un qualcosa che assomigliasse al pane. Ma in commercio non si trovava nulla adatto alla mia condizione di salute e iniziai a fare tante, ma proprio tante prove per soddisfare il mio desiderio. Non è facile lavorare certe farine e il pane era duro, insapore e crudo. Mi ero intestardita che dovevo riuscirci la presi come una sfida personale. Desideravo tanto un pane che assomigliasse un poco a quello di frumento. Un giorno riuscii quasi nell’impresa e finalmente mi preparai, tutta felice, un bel pane e pomodoro. Fu un’emozione unica. E mentre mangiavo dissi a mio marito: “pensa a quanta gente potremmo aiutare con questo pane”. E mio marito mi rispose che sarebbe stata una bella idea. Mai avrei pensato di aprire un laboratorio”.Tuttavia, non è stata un’impresa semplice: “Ho pensato molto alla produzione di un pane senza nichel, ma ero molto timorosa, una tale impresa non era facile. Quando feci assaggiare ai parenti e amici il mio pane ricevevo complimenti, ma anche consigli per migliorarlo, raccontai del mio desiderio di aprire un’attività e in tanti mi incoraggiavano ad andare avanti, anche per loro era una bella idea e tanta gente che ne aveva bisogno avrebbe potuto gustare un buon pane. Così ho studiato, lavorato per migliorare sempre di più nel risultato fino a quando è nata Pagnotella”.Un altro problema è stato quello di dove trovare i macchinari adatti, gli accessori, i detersivi etc etc: “Trovate tutte le soluzioni, l’idea iniziò nel 2019 con studi del mercato, fornitori, idee, consigli. Io e mio marito abbiamo avuto anche tante porte in faccia, ci hanno detto che eravamo pazzi in questa impresa.Continua a leggere su: Foggiatoday.it

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