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Rinnovato il contratto collettivo dei panificatori

E’ stato sottoscritto dalla Federazione Italiana Panificatori e dalle organizzazioni dei lavoratori, FLAI-CGIL, FAI-CISL, UILA-UIL, l’accordo di rinnovo del Contratto nazionale di lavoro per le oltre 23.000 aziende artigiane e industriali della panificazione italiana.

Lo si apprende da una nota “Numerose ed importanti innovazioni – si legge – caratterizzano il nuovo testo contrattuale: maggiore flessibilità delle mansioni sia di vendita che di produzione, aggiornamento alle modifiche normative in materia di apprendistato, contratto a termine e di somministrazione di lavoro”. Si prevede inoltre “un puntuale aggiornamento del perimetro applicativo del contratto per il comparto artigiano e industriale, che tiene conto delle rilevanti evoluzioni della tecnologia produttiva negli ultimi decenni e che sono tutt’ora in atto e una più precisa individuazione degli ambiti operativi degli enti bilaterali di settore chiamati a dare risposte concrete ad aziende e collaboratori in periodi particolarmente critici quali sono quelli attuali”.

E’ stato inoltre ridefinito il protocollo anti-Covid. Gli incrementi retributivi a regime, che verranno erogati in due tranche saranno per le imprese Artigiane di euro 69,50 (livello A2) e per quelle industriali di euro 97,00 (livello 3°B).

“La firma del nuovo contratto per la panificazione – commenta il Segretario Generale della Fai Cisl Onofrio Rota- rappresenta una conquista importante per 80 mila lavoratrici e lavoratori che si sono affermati come essenziali anche durante la pandemia e che da oggi potranno essere ancora più protagonisti nelle sfide che il cibo Made in Italy si trova ad affrontare in termini di sicurezza alimentare e nuovi assetti geopolitici”.

Leggi l’articolo completo su Ansa.it

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