Li chiamano pseudo o falsi-cereali perché dai loro semi si ottengono gustose farine, ma quinoa, amaranto, grano saraceno & Co. sono tutt’altro. Privi di glutine, ricchissimi in proteine, sali minerali e calcio, sono l’alternativa sana a carne e latticini riscoperta da chef e diete salutiste.
Amaranto
Era l’alimento di base delle civiltà precolombiane. I suoi semi son di colore nero, avorio o rosso. Privo di glutine, ha un piacevolissimo retrogusto di nocciola.
È super perché
Ricchissimo di proteine, si sconsiglia di consumarlo insieme a uova e formaggi, meglio con verdure cotte oppure in insalata. Ha un’elevata quantità di lisina, un aminoacido che aiuta a fissare il calcio. In più offre ferro, magnesio e fosforo.
Come guastarlo
Come snack, scaldato in padella con un filo d’olio, scoppietta proprio come il popcorn. Oppure diventa un couscous con verdure di stagione: sciacquato e bollito per circa 1 ora, rimane tenero ma consistente.
Quinoa
Di origine sudamericana, la quinoa appartiene alla famiglia delle Chenopodiaceae, la stessa di spinaci e barbabietola: i suoi semi si presentano sotto forma di minutissime sfere. Sono stati consumati con successo anche dagli astronauti durante le ultime missioni nello spazio.
È super perché
Tesoro di fibre e minerali come ferro, zinco e fosforo, è un’ottima fonte di mietonina, una proteina che, se troppo scarsa, favorisce la caduta dei capelli.
Come guastarla
Ha un buon apporto calorico (350 kcal per 100 g grazie ai grassi insaturi), quindi è indicata per la prima colazione: bollita (oppure in polvere) da aggiungere, per esempio, a uno yogurt magro e a una fetta di pane integrale di segale, con un velo di marmellata senza zucchero.
Grano Saraceno
Nonostante il nome, il grano saraceno non appartiene alle graminacee: l’aggettivo sembra derivi dal fatto che arrivasse a Venezia grazie ai mercanti musulmani, i Saraceni appunto.
È super perché
È composto soprattutto da amilopectina, un amido particolarmente digeribile. Contiene l’aminoacido essenziale triptofano, uno degli ingredienti necessari per la sintesi della serotonina, il neurotrasmettitore che assicura umore stabile e sereno.
Come guastarlo
Bollito in zuppe e minestre oppure sotto forma di farina, con cui si realizzano pasta e polenta e i famosi pizzoccheri della Valtellina. Bene anche per il pane, che sarà privo di glutine, piuttosto piatto e con pochissima mollica.
Semi di Chia
È super perché
Oltre a calcio, omega3 e ferro, offrono un ideale apporto di fibre idrosolubili: gonfiandosi a contatto con l’acqua, formano nello stomaco un gel che spegne la sensazione di fame e favorisce il transito intestinale. Potassio e magnesio inoltre combattono la ritenzione idrica, favorendo la diuresi.
Come guastarlo
Usati per arricchire frullati, yogurt, smoothie e frutta cotta, un solo cucchiaio al giorno stimola il metabolismo e aiuta a bruciare i grassi in eccesso.
Acacia
Originaria dell’Australia, gli aborigeni da sempre consumano i suoi semi cotti oppure ridotti in farina. Dalla metà degli anni Ottanta alcune specie sono utilizzate come aroma naturale per conferire al cioccolato e al caffè una nota di nocciola.
È super perché
Dato il suo bassissimo indice glicemico, è spesso inserita nella dieta delle persone diabetiche. È una buona fonte di proteine (più del 33 per cento rispetto al grano) ed è priva di glutine. Meno ricca di carboidrati rispetto alle lenticchie e alla soia, l’acacia è ricca di fibre e di antiossidanti.
Come guastarla
Usata spesso come prodotto di bellezza per le sue proprietà antiage, è molto versatile: gli chef adorano aggiungerne i semi finemente tritati in salse, sughi e dessert per esaltare il bouquet dei vari cibi, sia salati sia dolci.
FONTE: http://www.elle.it