Quando si parla di street food, la prima cosa che viene subito in mente è il famosissimo e amatissimo hot dog (cane caldo), il piatto unico di origine statunitense ma dalla fama mondiale, accompagnato dall’altrettanto succulento hamburger.
Anche se sempre attuale e moderno, le sue origini sono antiche. Pare che la sua nascita risalga al 1600 grazie ad un macellaio tedesco di nome Joahannan Georgehner che iniziò a produrre delle lunghe e sottili salsicce che chiamò “dachshund” che tradotto letteralmente dall’antico germanico significa appunto cane bassotto.
Con i primi migranti tedeschi che si recarono in America in cerca di fortuna, l’hot dog divenne subito apprezzato e furono aperti parecchi punti di ristoro soprattutto dove il passaggio delle persone era molto importante. Non a caso molti di questi carrettini con l’ombrellino si trovavano nelle vicinanze di parchi gioco o stadi.
Qualcuno attribuisce invece il nome hot dog a un disegnatore di vignette sportive, Dorgan, che raffigurò un panino farcito con un cane bassotto associandolo appunto alla salsiccia.
Per realizzarlo si utilizza un pane morbido di forma allungata che viene poi tagliato a metà, al suo interno viene collocato una specie di wurstel insaporito con ketchup, maionese o senape. A volte anche con crauti.
All’inizio, le salsicce, venivano cotte su un piccolo fornelletto a carbone e vendute così direttamente in modo da degustarle calde e fumanti. Ma il problema dell’alta temperatura faceva scottare le mani e una Signora del Missouri che li vendeva ebbe un’idea geniale. Essendo anche la sorella di un panificatore pensò di inserire le salsicce all’interno di un panino morbido così da poter degustare la salsiccia senza scottarsi le dita.
Negli Stai Uniti si tengono annualmente gare alle quali tutti possono partecipare “a chi mangia più hot dog”. Vince chi ne mangia di più in un limite di tempo. Unico aiuto sono la birra o, a volte, Coca Cola.
Ingredienti:
• 1000 g di farina W 300 P/L 0,55
• 250 g di latte
• 250 g di acqua
• 1 uovo
• 40 g di lievito compresso
• 100 g di burro o strutto
• 60 g di zucchero
• 20 g di sale
Tempi di impasto:
impastatrice a spirale:
• 5 minuti in 1° velocità
• 5 minuti in 2° velocità
impastatrice tuffante:
• 6 minuti in 1° velocità
• 6 minuti in 2° velocità
Temperatura finale impasto
• 24°C
Preparazione:
Iniziare l’impasto con farina, acqua, latte, lievito. A metà impasto aggiungere l’uovo, il sale e successivamente lo zucchero e il burro.
lasciare riposare l’impasto per circa 10 minuti, spezzare del peso desiderato (indicativamente 70 g) e formare a filoncino.
Disporre i pezzi su teglie con chiusura rivolta verso il basso e dopo qualche minuto schiacciare manualmente.
Lucidare con uovo e porre il prodotto in cella a 27/28°C per circa 60 minuti.
Lucidare una seconda volta e infornare a 210°C per circa 16 minuti.
Maestro Piergiorgio Giorilli
FONTE: http://www.ristorazioneitalianamagazine.it/