Un passaggio ovviamente fondamentale nella preparazione di un buon pane fatto in casa è la cottura. Premesso che ognuno a casa ha un forno diverso e che per questo, ognuno deve “farci l’occhio”, e premesso che evidentemente la cottura del pane con un forno a legna viene completamente diversa, ho voluto qui fare una sintesi molto generale sul metodo che io uso spesso nella cottura delle mie pagnotte.
- Metodo generale di cottura del pane in forno domestico
Il peso del pane che state preparando influisce notevolmente sul tempo e sulla temperatura di cottura.
Questa si può dividere in 4 fasi:
1. Il forno deve essere preriscaldato. In caso contrario infatti, il pane subisce un processo di aumento graduale della temperatura che, se in fase iniziale di cottura, non consente al pane di formare bene la sua struttura esterna, fino ad arrivare quasi al massimo del suo gonfiore. Affinchè invece ciò accada, all’inizio della cottura la temperatura del forno deve essere già bella alta, tra i 200° e i 220°, a seconda che stiate cuocendo panini piccoli o pagnotte più grandi. Inoltre il pane va posto sul ripiano più basso del forno per 5 minuti.
2. Forno a 180°, pane sempre sul ripiano più basso per altri 5 (panini) o 10 (pagnotta) minuti.
3. Forno a 180°, pane sul ripiano intermedio per 10 (panini) o 15 (pagnotta) minuti. Durante questo passaggio, si consolida la mollica, con la formazione dell’alveolatura ideale.
4. Forno a 180°,pane sul ripiano più alto per 5 minuti. In questo modo si forma la struttura definitiva della crosta.
Nel caso di pani molto grossi, del peso superiore al kilo, si potrebbe abbassare ulteriormente il forno intorno ai 160° e riportare la pagnotta sul piano intermedio, fino al termine della cottura.
- *Come si capisce se un pane è ben cotto?
In realtà non esiste un criterio universale per capirlo, dipende molto dal tipo di pane che state preparando.
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