“Sforniamo cultura e non solo pane”, esordisce Davide Longoni che definire panettiere è poco, da anni impegnato nella divulgazione della cultura della materia “per alzare il percepito del pane, perché è il fondamento della civiltà e ha reso possibile lo sviluppo della civiltà e della poesia”. Racconta così la sua nuova veste di editore e il nuovo progetto di rivista tematica periodica: “L’Integrale, rivista di pane e cultura”. Progetto che vede Diletta Sereni, giornalista appassionata di cibo, agricoltura e vini naturali, come curatrice editoriale e Gianluca Cannizzo, di formazione grafico con un percorso autoriale che sconfina in ambito artistico, come art director e curatore delle illustrazioni.
Arriva “L’integrale, rivista di pane e di cultura”
La gestazione del progetto editoriale inizia a Parigi quasi per caso, come tante avventure affascinanti. Qui i tre si incontrano durante una fiera di vini naturali, argomento che li appassiona e li accomuna, per lavoro e per piacere. “Conoscevo Diletta per il suo lavoro sul vino – racconta Longoni -, è capace di scriverne in maniera leggera ma approfondita, con una narrazione non superficiale ma lieve, in grado di far arrivare la storia anche a un pubblico di non appassionati”, ma anche di far sentire coinvolti e stimolare la riflessione nei cultori. “Materialmente l’idea è nata da una conversazione sul pane che, come il vino, si presta a essere versatile come spunto di riflessione per spaziare nella cultura: il pane è uno strumento culturale”, racconta Sereni ricordando il primo approccio al progetto. Partire da un pretesto come il cibo consente di allargare lo sguardo, abbracciare ambiti e prospettive diverse di una filiera alimentare complessa e articolata, offre l’occasione per inciampare in temi da approfondire che meritano di essere raccontati, sia agli appassionati che ai consumatori consapevoli e critici, ma pure a chi non conscio si pone una domanda comperando il pane. “Davide era colpito dal lavoro che avevo fatto sui vini naturali – racconta Cannizzo, già art director di Les Caves de Pyrene -, dal mio aver cambiato il linguaggio con un approccio ludico e fresco, per letture più facili da digerire”, lo stesso che lo vede coinvolto in questo nuovo progetto.

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