Vale la pena di ricordare che anche nei giorni scorsi sono stati registrati aumenti dei prezzi su scala internazionale. I principali cereali quotati al Cbot, la borsa merci di Chicago, hanno chiuso le contrattazioni la scorsa settimana in rialzo, con ulteriori guadagni che li hanno spinti sui massimi da oltre 2 mesi. In Italia, nell’ultima settimana, i contratti con consegna a maggio hanno registrato un aumento del 5,92%. Ma tutti i cereali registrano aumenti: il mais +0,66%, la soia oltre il 2%, l’avena +1,39% e la canola +0,22%. Al rialzo anche le quotazioni dell’olio di soia (+4,65%), e del riso (+5,07%). In calo la farina di soia americana (-0,57%).
Il mercato del grano reagisce alla crisi epidemiologica che investe l’Italia ed il mondo intero con una buona domanda ed una filiera attiva. “Sul piano nazionale – commenta il presidente di Anacer Carlo Licciardi – non registriamo alcuna manovra speculativa sul prezzo del grano importato tale da far lievitare i prezzi dei prodotti lavorati. Dal nostro punto di vista la variazione in aumento rispecchia il reale valore di mercato dopo il calo verificatosi nelle settimane precedenti la crisi Covid-19. A confermare l’assenza di speculazioni sull’import cerealicolo, da sottolineare le buone scorte di grano e altra materia prima in Italia, tant’è che attualmente dai porti sta uscendo prodotto importato a fine 2019, con ampie scorte accumulate nei primi mesi del 2020”.
Sull’import cerealicolo pesano fattori mondiali, connessi in questa fase all’emergenza coronavirus. Vediamo i principali. Registriamo un rialzo di prezzo della materia prima, ma dovuto sostanzialmente alle difficoltà nella logistica e nei trasporti via terra e alle dinamiche più complesse per il grano importato via mare come gli ostacoli che si riscontrano per noleggiare navi che possano sbarcare materie prime agricole nei nostri porti. Via terra i trasporti incontrano difficoltà raccontate quotidianamente dai mass media. Con frontiere chiuse, controlli, preoccupazione per gli autotrasportatori di dover trascorrere periodi in quarantena, la programmazione dei viaggi diventa aleatoria.