Nel suo laboratorio gastronomico di Moghegno il giovane chef Trevor Appignani sta preparando i primi ingredienti che andranno ad arricchire i suoi gustosissimi panini. Tra un taglio di carote e un soffritto di cipolle risponde alle curiosità sui «segreti» che hanno reso popolare il suo «food truck», il furgone verde scuro che viaggia da una manifestazione all’altra (tutti gli aggiornamenti sulla pagina Facebook TR3VORfood), il suo «ristorante mobile» dove si possono trovare le sue creazioni.
«In Ticino il panino è concepito come un qualcosa con un po’ di prosciutto o formaggio, oppure un toast… o ancora con pomodoro e mozzarella. Qui non c’è proprio una vasta scelta come può accadere in altre parti del mondo…», spiega l’esperto di gastronomia, che ha frequentato le cucine di svariati alberghi e ristoranti di alto livello in giro per l’Europa .
«Io cerco di conciliare i prodotti che trovo e più che panini, genero dei veri e propri piatti che poi metto nel pane. Questo perché io arrivo proprio dal mondo della cucina». L’idea, insomma, è quella di offrire qualcosa che altri non hanno,
Trevor punta molto sulla rotazione e sulla freschezza degli ingredienti: «Ogni settimana abbiamo nuovi tipi di panino, uno di pesce e uno di carne. Quello con la tartare è fisso e c’è sempre una proposta vegetariana, sotto forma di cofanetto, affinché possa andare bene anche per i celiaci, poi ci sono due dessert e uno yogurt». L’offerta più attuale punta sulla selvaggina. «Il clima, poi, diventa più freddo e bisogna dare più sostanza ai piatti. Certo, se fa ancora caldo a fine ottobre non ti servirò di sicuro un panino con polenta o qualcosa del genere!», conclude Appignani.
FONTE: https://www.cdt.ch