«Fare il pane, scegliere gli ingredienti migliori, dare vita al lievito madre, impastare e attendere prima di infornare è un po’ come allevare un figlio». Questo concetto non l’ha espresso un maestro panificatore o un tecnologo alimentare ma un professionista della musica che con la farina ed affini ha poco a che fare, almeno in apparenza: Enrico Tagliaferri DJ. Enrico ha dedicato ai dischi gran parte della sua vita, dalla cabina di regia dei più importanti club italiani ha fatto ballare migliaia di persone e adesso – oltre agli appuntamenti live – a Firenze ha creato e sta dirigendo con successo una nuova stazione radio dedicata solo alla musica anni ’70/’80: Radio Mitology. «Preferisco le cose fatte da me» – mi dice – «E, soprattutto, mi piacciono quelle semplici. Adoro la focaccia – come si dice noi in Toscana la schiacciata – che quando te la mettono sul tavolo al ristorante prima di iniziare capisci subito se è buona o no. Ecco, avendo un po’ di tempo libero ho provato a fare il pane da zero. Tra l’altro ho pure il forno ad energia solare, quindi quale migliore occasione». [continua a leggere dopo la foto]
E’ andata bene mi sembra. «Certo. Prima su youtube ho imparato a creare il lievito che poi ho lasciato riposare e quindi mi sono dedicato al pane e alla cottura. E’ un po’ come allevare un figlio!». Ma alla fine è stato difficile? «Guarda, è un lavoro, una cosa seria, bisogna starci dietro. Però se ce l’abbiamo fatta mia moglie ed io che di mestiere facciamo tutt’altro, si può fare tranquillamente ed è divertente». Come selezionare e proporre buona musica, giusto? «Il pane, col suo profumo e la sua fragranza, ricorda musiche semplici e naturali, non costruite. Mi fa pensare ai pezzi eseguiti voce e chitarra, dove si riconoscono subito gli elementi di base, fai conto Neil Young o anche Tracy Chapman, per esempio. Lasciamo stare la musica lounge». [continua a leggere dopo la foto]
Quando curi un evento importante o sei in un locale dove si può anche mangiare, fai attenzione al pane? «Per me che sono un amante della focaccia, il pane è la prima cosa, non scherzo. Prima di iniziare a mettere i dischi preferisco gustare buon pane con grana o con mozzarella piuttosto che scegliere portate più ricercate e riconosco subito se nel catering è stato scelto un pane di qualità». In questo tempo di lockdown avete fatto ancora il pane in famiglia? «Sicuro! Mia moglie ama più quello salato pugliese. A me – a parte la schiacciata – piace quello toscano, un po’ sciapo. Tra l’altro faccio bene la maionese e quindi, alla fine, la mangio direttamente sul pane di produzione Tagliaferri! Mio figlio, invece, non ne mangia tantissimo». [continua a leggere dopo la foto]
La panificazione e il lievito hanno storia antica. Come viene da lontano la passione di Enrico Tagliaferri DJ. «Mio padre era emiliano ma gli piaceva così tanto il pane di Firenze che se lo portava dietro quando tornava su a Piacenza. Lui preferiva proprio quello del giorno prima, io – invece – amo sfornarlo la sera e mangiarlo al mattino». Insomma, gusto e musica, un gran bel connubio. L’esperienza di Enrico ci conferma quanto il lievito sia stato preziosissimo nelle passate settimane: moltissimi panifici lo hanno venduto al pubblico, permettendo alle famiglie di farsi il pane in casa. Per i fornai è stato un modo per stare vicino ai propri clienti in un momento così difficile. Tra l’altro il lievito ha una storia particolare e si presenta – è bene saperlo – in varie forme. Seguite questo breve video di spiegazione a cura della Dott.ssa Elena Lipetskaia, tecnologa alimentare, esperta di arte bianca e amica di pianetapane.it.
Alfredo Falcone – alfredo@pianetapane.it