“Il lievito va nutrito ogni giorno, altrimenti c’è il rischio che muoia. E stiamo parlando di qualcosa di unico, che ha almeno 124 anni di storia, perché verosimilmente esisteva da prima che venisse fondata la ditta, utilizzato nella prima pasticceria di Domenico Melegatti“, ha riferito a Il Corriere del Veneto Giacomo Spezzapria, il nuovo ad, riferendosi ai due addetti che già sul web sono stati definiti “eroi”. È anche grazie a loro se da qualche giorno i forni si sono riaccesi, il profumo di pandoro è tornato nell’aria ed è comparsa la prima fila davanti allo spaccio aziendale che non ha alzato ancora le saracinesche. Non solo, l’azienda ha già avuto una valanga di richieste da tutta Italia: il Natale di Melegatti (e della tavole italiane) è salvo, anche grazie a Matteo e Davide.
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