Avere consapevolezza di cosa mangiamo e cosa acquistiamo è molto importante in quanto il consumatore deve essere informato di cosa mette a tavola ogni giorno. E’ il caso di parlare delle diverse farine, differenti in base al diverso grado di raffinazione, chiamato anche processo di abburattamento (che è un sinonimo di setacciatura), e che a secondo del suo grado si ottengono farine più o meno raffinate. La farina 00 e la 0 sono le più raffinate e sono quelle più utilizzate per la preparazione di pane, pasta, torte e biscotti. Con queste farine tutto viene più soffice, bianco, gradevole alla vista e al palato, però queste farine sono considerate i veleni dell’alimentazione e dovremmo alternarle con quelle meno abburattate.
Ecco un piccolo schema sulle differenze tra farine di grano 00, 0, 1, 2 e integrale per avere una giusta informazione e dare a voi la scelta per l’acquisto finale.
Farina 00: questa farina è ottenuta dalla macinazione del chicco di grano di cui si eliminano tutte le parti migliori a livello nutritivo come il germe che è ricco di vitamine, sali minerali e aminoacidi, e crusca che è ricca di fibre. Rimane solo l’amido, ovvero carboidrati semplici ricchi di zuccheri. In sostanza mangiamo un alimento che non dà quasi nulla al nostro organismo ma che al contrario contribuisce un rialzo della glicemia.
Farina 0: è una farina un po’ meno raffinata della precedente ma comunque ugualmente ha perso gran parte dei suoi principi nutritivi, contiene una minima percentuale di crusca.
Farina 1: ancora meno raffinata delle due precedenti, possiede una percentuale maggiore di crusca.
Farina 2: questa farina è conosciuta come semi-integrale, è ricca di nutrienti ed è più facile da utilizzare rispetto alla farina integrale. Risulta un buon compromesso per chi non vuole passare direttamente all’integrale.
Farina integrale: E’ considerata la farina migliore soprattutto se è macinata a pietra, senza subire surriscaldamento che potrebbe alterare i principi nutritivi. E’ la farina che si utilizzava anticamente prima che si scoprisse la raffinazione che portava alla formazione di farine più sottili e da cui si ottengono i principali prodotti più consumati, come il pane bianco e morbido.
FONTE: http://www.meteoweb.eu