I fornai romani creano il loro paniere anti-inflazione. Sul modello di quanto ha stabilito il governo con la grande distribuzione organizzata, anche i piccoli artigiani con i loro laboratori hanno deciso di scendere in campo e sostenere così chi cerca di far quadrare i conti di fine mese. Una soluzione per tornare ad acquistare un panino o mezzo filone approfittando del negozio di prossimità, quello che sotto casa fa lo stesso lavoro da una vita e che è spesso associato a una famiglia storica di fornai.«Ci sono circa 300 panifici a Roma, molti dei quali hanno deciso di aderire a una iniziativa della Fippa, la Federazione italiana panificatori, che propone prezzi bloccati per almeno due prodotti da qui a dicembre», dice Leonardo Spadoni, presidente dell’associazione dei panificatori di Roma aderente a Cna.Al bancone i prodotti con i prezzi bloccati sono essenzialmente due, entrambi simboli della tipicità a tavola della Capitale: il pane casareccio e la rosetta, che hanno un prezzo che oscilla tra i 3,50 e i 4,50 euro al chilo. Quindi, una rosetta si compra intorno ai 30 centesimi. «Ogni panificatore, comunque, è libero di scegliere su quali prodotti puntare: di solito ognuno punta sui suoi “cavalli di battaglia”. Sarà un autunno di tregua con i prezzi nei forni – prosegue Spadoni – Cercheremo di resistere facendo tornare i conti, puntando ad aumentare la quota dei prodotti a prezzo fisso che abbiamo deciso di seguire. Io, per esempio, ho scelto di mantenere tutti i prezzi stabili»…..Continua a leggere su: Ilmessaggero.it
Ilmessaggero.it – Roma, prezzo del pane più basso: «Una rosetta a 30 centesimi». Accordo fra i panificatori

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Ott