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Il “pane grosso” di Tortona? Lo sforna Seydi, un giovane richiedente asilo che arriva dal Senegal

Ha appreso la passione per il mestiere di fornaio in Senegal, da suo papà, e ora ha deciso di imparare a preparare il Pane Grosso di Tortona. Si chiama Seydi Ousseynou, ha 23 anni ed è un richiedente asilo che vive da tre anni a Volpedo, ospite di una famiglia del paese. Sabato Seydi si è esibito nel fine settimana a Bologna e Monghidoro insieme ad altri panificatori del pane ricavato dal grano San Pastore al Fico Eataly World (nella foto), il parco del cibo più grande del mondo, e a Mangirò 2018, una passeggiata attraverso i boschi del paese non lontano da Bologna.

«Sono in Italia da tre anni – racconta il giovane senegalese – e inizialmente avevo cominciato a frequentare un corso per barman ma poi ho deciso di continuare con quanto avevo imparato da mio papà in Senegal, cioè a fare il pane. Ho seguito uno stage e mi è piaciuto tantissimo. Ora sto facendo un tirocinio di sei mesi».

Il progetto di Seydi è diventare un panificatore autonomo, grazie all’aiuto dell’azienda agricola Elilù che ha promosso, insieme ad altri soggetti, il recupero del grano San Pastore e del Pane Grosso. Il giovane senegalese così è diventato il dodicesimo panificatore del Pane Grosso. Il 21 luglio Seydi sarà a Tortona per la seconda festa nazionale del San Pastore.

FONTE: http://www.lastampa.it

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