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Il lievito madre nella tradizione, a Nulvi focus sul pane della Sardegna

La Sardegna è la regione al mondo con il più alto numero di pani tradizionali. Negli ultimi anni c’è stato un notevole incremento di panifici che hanno scelto di produrre pani a fermentazione naturale. Il professor Giovanni Antonio Farris, presidente dell’Accademia sarda del lievito madre, nata quasi un anno fa per recuperare la tradizione dell’antico impasto, ha animato il quarto appuntamento della rassegna enogastronomia e culturale dell’Anglona Nul – Vi dà gusto, dedicato al tema “Filiera cerealicola: dal campo alla tavola”. Dopo gli approfondimenti sui formaggi, le carni e i dolci della tradizione, il seminario di sabato 29 aprile è stata l’occasione per parlare di grano, farine e lievito madre.“Pensavamo che l’attività dell’Accademia – ha spiegato il professor Farris – fosse riservata solo ai ricercatori e ai panificatori, invece sta suscitando grande interesse da parte delle amministrazioni locali e dei cittadini. Negli ultimi mesi – ha aggiunto – c’è stata una moltiplicazione di iniziative a livello locale perché in molti paesi della Sardegna si sta riprendendo la coltivazione del grano, varietà selezionate in Sardegna oltre a quelle storiche”. Ad approfondire gli aspetti legati alle qualità tecnologiche e merceologiche dei grani e dei relativi sfarinati dell’isola, è stato Marco Dettori dell’agenzia Agris Sardegna, mentre Pasquale Catzeddu ricercatore della società Porto Conte Ricerche ha illustrato le diverse applicazioni del lievito madre. Può essere utilizzato – ha spiegato – anche come semola fermentata che viene impiegata per la produzione di pasta, un prodotto diverso con caratteristiche nutrizionali superiori e sensoriali particolari»…Continua a leggere su: Sardiniapost.it

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