La vera pizza è quella napoletana e nonostante i continui tentativi di imitarla e di superare l’abilità dei grandi maestri campani, questo è un primato davvero difficile da togliere loro. D’altronde, Napoli è la patria per eccellenza della pizza: è proprio qui che è stata inventata e non stupisce affatto che i migliori pizzaioli vengano proprio da questa città. Chi sono però coloro che si sono distinti, riuscendo a realizzare delle vere e proprie eccellenze? Scopriamolo insieme citandone alcuni.
Francesco Martucci
Francesco Martucci, con la sua pizzeria napoletana I Masanielli, è tra i migliori pizzaioli della regione e su questo ormai ci sono pochi dubbi. Chiunque abbia avuto la fortuna di assaggiare le sue eccellenze lo sa molto bene: Martucci ha un talento straordinario, frutto di un durissimo lavoro e di una vera e propria vocazione che ha avuto inizio molti anni fa. Non ha seguito alcun corso per diventare pizzaiolo, cosa impensabile al giorno d’oggi se si vuole avere successo, eppure Martucci sa il fatto suo e realizza dei veri capolavori. La mancanza di studio e di formazione l’ha compensata con l’esperienza, perché ha iniziato a lavorare all’età di 10 anni nella pizzeria dello zio e dal quel momento l’arte della panificazione gli è entrata nel sangue.
Franco Pepe
Franco Pepe è un altro artista di questo mestiere, le sue pizze, che si possono assaporare nel suo “Pepe in grani” hanno un qualcosa di veramente straordinario. A differenza di Francesco Martucci, Franco Pepe ha studiato ma non per diventare pizzaiolo perché i genitori, che facevano lo stesso lavoro, non volevano per lui una vita altrettanto dura e difficile. Così, Pepe ha provato diversi impieghi, si è trasferito a Milano e ha studiato ma alla fine la sua passione è sempre rimasta quella per la panificazione. Ha dunque aperto la sua pizzeria e oggi lo troviamo nella classifica dei migliori pizzaioli napoletani.
Ciro Salvo
Altro pizzaiolo napoletano che merita assolutamente di essere inserito tra i migliori della categoria è Ciro Salvo, che si distingue per via della sua grande attenzione all’impasto e alla sperimentazione.
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