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Forti aumenti per pane e pasta: nuovi rincari per le famiglie dopo gas, luce e carburante

Le tasche dei cittadini italiani sono sempre più vuote. L’aumento di luce, gas e carburante, infatti, secondo quanto riportato da un’indagine di Federconsumatori svolta su una quindicina di esercizi commerciali da nord a sud Italia, sta avendo un effetto a cascata anche sulla spesa: da marzo a ottobre 2021 il costo della farina ĆØ aumentato del 38% sfondando la soglia dell’euro (1,09), la pasta integrale ĆØ aumentata del 33% toccando quota 2,90 euro, il pane ĆØ salito dell’11% e adesso costa 3,86 euro al chilo. 

Altri due motivi spiegano questi aumenti: da un lato il trasporto (costa di più il noleggio dei container a causa dell’anno e mezzo di pandemia), dall’altro vi ĆØ anche anche una minore disponibilitĆ  di scorte in relazione alla domanda. In un rapporto, l’Ismea (l’Istituto di Servizi per il Mercato Agricolo Alimentare) ha denunciato un calo dei raccolti in Ucraina da dove spesso provengono scorte di grano, e la riduzione delle esportazioni deciso dalla Russia. Il grano italiano, spesso e volentieri, ĆØ importato dall’estero perchĆ© quello nostrano basta soltanto per il 36% a soddisfare la domanda; ecco perchĆ© siamo dipendenti dagli altri e dai prezzi imposti dagli altri.

Federconsumatori si ĆØ mossa segnalando all’Antitrust tutti i rincari per “verificare la sussistenza diĀ ipotesi di cartello sui prezzi dei prodotti alimentari, cosƬ come avvenuto nel 2008″. Diventa fondamentale sanzionare chi di dovere e monitorare il mercato da “intollerabili fenomeni speculativi, che andrebbero ad aggravare ulteriormente i giĆ  forti rincari in atto, con forti danni alle famiglie e all’intero sistema produttivo”, scrive in una nota.

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