Luigi e Angela sorridono addentando pane e olio. Niente più merendine preconfezionate e non sembrano rammaricarsene: nel Cilento dei centenari, patria consacrata della Dieta Mediterranea, la salute inizia tra i banchi. Da una settimana, così, alla scuola dell’infanzia e primaria di Stella Cilento, un piccolo borgo con poco meno di 700 abitanti, è partita un’iniziativa che trova tutti d’accordo: le mamme, i docenti e il Comune, che fornisce a titolo gratuito gli ingredienti, evidentemente selezionati con cura.

All’intervallo si fa merenda con il pane fatto con i grani cilentani condito con l’olio extravergine ricavato dagli uliveti comunali: “Sono stati proprio i bambini a raccogliere le olive”, dice con orgoglio il sindaco, Francesco Massanova. “Così raggiungiamo il duplice obiettivo di stimolare la produzione a chilometro zero e avere a cuore la buona alimentazione, che parte dai bambini”. Nessun capriccio, qui davvero il saporito pane e olio sembra prevalere sulle reclamatissime brioches industriali. “Lo abbiamo fatto – spiega Patrizia Ferrione, dirigente scolastica dell’istituto comprensivo “Leonardo Da Vinci” di Omignano, che ingloba la scuola di Stella Cilento e quella di Corticelle, dove è stata contestualmente avviata l’iniziativa – perché ci stavamo accorgendo di un progressivo e preoccupante allontanamento dagli stili di vita e alimentazione corretti che, da sempre, hanno fatto del Cilento una terra esemplare. Così, d’accordo con i genitori, abbiamo iniziato proponendo questa colazione salutare con pane e olio. E abbiamo anche creato un comitato che supervisionerà il menu della mensa dei nostri istituti, promuovendo scelte consapevoli ed ecosostenibili”.

Pane e olio, la semplicità a tavola e – perché no? – tra i banchi di scuola: qui, in questo fazzoletto di Cilento, l’extravergine è un “must”, grazie alle sue qualità antiossidanti e agli effetti benefici per l’accrescimento corporeo e la formazione delle ossa. Tre i frantoi in paese, che resistono alla globalizzazione e alla concorrenza delle multinazionali. Ora il messaggio è forte e chiaro: sostenerli favorendo il consumo di uno degli ingredienti cardine della dieta mediterranea. E i piccoli testimonial orgogliosi sono gli studenti, che hanno detto addio, senza troppi capricci, alle merendine.
FONTE: https://napoli.repubblica.it/