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Buona come il pane! L’irresistibile Sara Papa, grande chef al servizio della natura

Incontri Sara Papa e ti viene il buonumore. Se poi ci passi una serata a tavola a mangiare pizza il divertimento è assicurato. Sara sa tutto sulle farine, sui grani antichi, sui lieviti e grande novità anche sulle acque fermentate che fanno crescere la pasta come fosse una magia. Ti parla del pane, credi di conoscere tutto  e scopri di ignorare totalmente la differenza che passa tra un pane di qualità e un pane scadente. Ti fa capire quanto siano importanti gli ingredienti che si usano per sfornare un prodotto che tutti i giorni mettiamo sulle nostre tavole senza pensarci.

“Gira un pane fatto con farine di dubbia provenienza” dice. “Negli ultimi anni è stato anche molto demonizzato come alimento da evitare perché fa ingrassare. E’ sbagliato, dipende sempre dalla quantità di quello che si mangia”. 

Bionda,  un sorriso sempre pronto e una risata squillante, Sara è una star della tv, ma non se la tira e come tutte le persone che hanno conoscenza e competenza nel proprio settore è in grado di raccontarti in modo semplice e con passione questioni complesse.

Saper cucinare bene, per chi come me in tema di fornelli ha puntato esclusivamente alla sopravvivenza quotidiana, è una questione molto complessa. Riconoscere la qualità dei prodotti che si mangiano, usare le dosi giuste per ottenere il risultato migliore, districarsi tra tentativi  creativi e trasformarli in nuove ricette da presentare agli esperti e a un vasto pubblico di seguaci è un’arte che richiede curiosità, fantasia, determinazione, voglia di rimettersi in gioco in continuazione. E Sara è tutto questo.

Circondata da cesti di pane con la mollica di svariati colori, davanti a decine di follower adoranti giunte da varie parti d’Italia racconta la sua ultima sfida dedicata proprio al pane e annuncia: “Mi sono messa a studiare chimica per capire  i principi della fermentazione e mi sono ricreduta sul valore di questa tecnica” ed ha mostrato barattoli di vetro colmi di acque con petali di rosa, finocchietto selvatico, mele. “Si può fare lievitare la pasta per  il pane senza lievito madre, ma con acque dove sono state messe a macerare e fermentare fiori, frutta o piante a proprio piacere.

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