Nel periodo festivo le vendite sono aumentate fino al 10%. I panifici artigianali in Riviera sono circa una cinquantina
“I prodotti artigianali dei panificatori della Riviera del Brenta, sono andate alla grande sulle tavole imbandite a festa dei cittadini”. A spiegarlo sono Denis Riatto capo categoria dei panificatori del comprensorio, il presidente Luca Vanzan, dell’associazione Artigiani e Piccola e Media Impresa “Città della Riviera del Brenta”, e Giorgio Chinellato, segretario dell’associazione Artigiani.
“Nel periodo festivo abbiamo assistito – spiega Denis Riatto – ad un aumento di ordinazioni e vendite di focacce, panettoni, pane artigianale e prodotti della pasticceria artigianale nei nostri negozi e laboratori. L’aumento è quantificabile tra il 5 e il 10 %. Rispetto a qualche anno fa, le persone ordinano i prodotti più a ridosso delle feste, ma questo per il semplice fatto che chiedono proprio prodotti artigianali e non surgelati o già preconfezionati”. Il presidente Luca Vanzan e il segretario Giorgio Chinellato, proseguono nell’analisi. “Il settore dei panifici – sottolineano poi Vanzan e Chinellato – ha affrontato il periodo della crisi economica, da cui stiamo uscendo non senza difficoltà, con grande capacità imprenditoriale e spirito di sacrificio. Il settore dei panificatori artigiani comunque, a differenza di altri comparti, ha avuto meno impatti negativi dalla crisi economica decennale, e si è sempre contraddistinto per ricerca di un prodotto di qualità e legato al territorio, come ad esempio il cosiddetto pane a chilometro zero”.
I panifici artigianali in Riviera del Brenta sono circa 50, di cui una trentina iscritti all’associazione Artigiani che ha sede a Dolo in via Brentabassa. “Si tratta – continua Denis Riatto – di imprese prevalentemente a conduzione famigliare che danno lavoro complessivamente a circa 150 persone. Le persone e le famiglie della nostra zona, al pane fresco e certificato non ci rinunciano, ed è proprio su questi prodotti che noi puntiamo. Questa tendenza è stata dimostrata anche durante le festività natalizie di quest’anno. Le persone si fidano del panificatore artigiano e scelgono del pane di alta qualità ad un buon prezzo”. Si analizza poi la “convenienza”, dal punto di vista imprenditoriale, nell’aprire un panificio.
“La nostra, continua a restare nonostante le innovazioni – ribadisce Riatto – una professione dura. Per preparare e produrre il pane, paste e i dolci ci si deve alzare ogni giorno alle 3 del mattino e nell’attività è impegnata quasi sempre una famiglia intera. Va detto comunque che con molto sacrificio e lavoro, le prospettive economiche alla fine non mancano e questo nonostante il periodo economico non facile che è stato attraversato, e con cui abbiamo ancora a che fare”.
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