Bollette di luce e gas, materie prime: tutto continua ad aumentare, a costare sempre di più, non soltanto per i consumatori, ma anche per gli esercenti, che non ce la fanno più e sperano che, prima o poi, le cose possano cambiare.
Ecco perché, giovedì 29 settembre, circa una cinquantina di panificatori provenienti da tutta la Campania sono scesi in piazza a Napoli, per protestare contro il vertiginoso aumento dei costi di luce e gas, ma anche delle materie prime, che si sono impennati a dismisura soprattutto dopo lo scoppio della guerra in Ucraina. In piazza del Plebiscito, luogo simbolo di Napoli, ma anche quello in cui sorgono gli uffici della Prefettura e dal quale non è molto lontana la sede della Regione Campania, i panificatori hanno inscenato il funerale della loro arte, la panificazione, portando una bara sulla quale era affisso un manifesto funebre; per rendere ancora più rimarchevole la loro protesta, i panificatori hanno anche regalato delle pizze.
Una protesta pacifica, che non ha creato disagi di ordine pubblico: i panificatori non hanno bloccato nessuna strada e, per questo motivo, la circolazione automobilistica non ne ha risentito. La bara trasportata a spalla da alcuni panificatori, come detto, è stata corredata da manifesti funebri.