La semola di Altamura impastata con l’acqua di mare, le mani di 25 bambini dai cinque ai 10 anni, piccoli gesti nobili affidati alla legna d’ulivo in un forno alla periferia della città, in zona Capirro. Il pane che cuoce, le letture dei racconti per bambini come sottofondo. I Dialoghi di Trani sono anche questo: un laboratorio “sensoriale” per bambini guidato un artigiano del gusto come Luca Lacalamita, il 34enne che ha portato il vessillo di Trani in giro per l’Europa fino a stabilirsi all’Enoteca Pinchiorri di Firenze per otto anni, per poi tornare nella sua città con la bottega Lula – Pane e dessert, premiata con i Tre pani del Gambero Rosso fra i migliori 36 panifici d’Italia.
L’appuntamento – sabato 14 settembre, nella villa di Beniamino Marcone, il nonno materno di Lacalamita – inaugura i laboratori della serie dei Dialokids, cartellone della kermesse dedicato ai bambini. “Quest’anno la parola chiave della rassegna è “responsabilità” e ognuno fa la sua parte. La nostra non è solo mettere sulla tavola delle persone un pane che parli di stagionalità e territorio. C’è molto altro”, dice lui. Nell’elenco c’è “l’educazione al cibo sano e responsabile”. Di più, ed ecco il punto: “La responsabilità di trasmettere alle nuove generazioni tutto quello che c’è dietro un pezzo di pane: i riti, la tradizione, i sapori primordiali, i nostri prodotti”.
Sul tavolo dei 25 piccoli panettieri per un giorno Lacalamita mette solo cereali made in Puglia. La semola di Altamura, la Saragolla rossa (un tipo di grano) di Rutigliano, il Senatore Cappelli integrale macinato a San Severo. Ma anche quando i cereali arrivano oltre i confini della Puglia Lacalamita non va lontano. È uno che conosce il mondo, perché dopo il diploma all’istituto alberghiero di Molfetta, nel 2004, ha inanellato una lunga serie di esperienze oltre confine. I 10 mesi da Gordon Ramsay, a Londra; gli otto anni nella cucina stellata dell’Enoteca Pinchiorri di Firenze, dove si è guadagnato il titolo di Miglior pastry chef italiano del 2018. Passando per il locale di Carlo Cracco a Milano o l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, a Modena. Di strada ne ha fatta. Ma per il suo pane sceglie sempre il Sud.
Il resto lo faranno le storie raccontate da Enzo Covelli della libreria Miranfù, partner dei Dialokids: “Saremo fianco a fianco in un intreccio di parole, mani gesti, sorrisi e silenzi. Ci racconteremo storie nel frutteto e poi metteremo insieme 25 impasti prima di infornarlo, che diventeranno un unico prodotto”. Insieme. È l’altra parola sottolineata dalla direttrice artistica dei Dialokids, Elisa Mantoni, l’illustratrice di Senigallia che ha messo radici a Trani proprio con la libreria Miranfù. Fino a incassare il Premio Andersen intitolato a Gianna e Roberto Denti come miglior libreria per ragazzi del 2018 in Italia. Poi ci sono i disegni di Massimiliano di Lauro. Per fermare con la matita quei momenti. Perché anche questa è responsabilità.
FONTE: https://bari.repubblica.it